succede il 21 Marzo…

di luca chiarei

…che da quando l’Unesco nel 1999 proclamò il primo giorno di Primavera come giornata internazionale della poesia, le iniziative per celebrare quest’arte, in largo ed in lungo, non sono certo mancate. Il caso ha voluto che quest’anno la ricorrenza sia capitata mentre frequentavo un laboratorio universitario “Libri e lettori lungo i secoli” nel quale è stato proposto dalla docente di cimentarsi in una recensione culturale di un evento significativo. Ho pensato allora che era l’occasione per sfruttare questa coincidenza e farsi un “giro” in questo tipo di eventi. Allo stesso tempo riprendere una sorta di riflessione/percorso sulla poesia, anticipata in precedenti post, che per me è più significativa, corrisponde alla mia ricerca personale, incontra le mie preferenze e quale no. Premesso che una ricognizione generale sul “fenomeno” della giornata internazionale della poesia è pressoché impossibile, se non a grandi linee; tralasciando inoltre gli eventi del tipo concorsi e microfoni aperti per le poesie nel cassetto, nei quali enti locali e pro-loco sono particolarmente presenti, ho dovuto per forza restringere il campo e fare delle scelte. Ho seguito, per restare in un ambito geografico locale, gli eventi organizzati dalla Libreria delle donne di Milano, la Casa della poesia di Monza e la Casa della poesia di Milano, eventi che possono essere riascoltati sui rispettivi canali youtube.

Se l’occasione di una celebrazione è anche quella di valutare lo stato di salute di una arte, la mia opinione è che la poesia, per quello che ho sentito, non ne goda moltissima. E non per la logora idea di un mondo materialista, consumista e commerciale sordo agli slanci della ispirazione poetica e al “messaggio” dei poeti (la tendenza a fare della poesia una sorta di evento/intrattenimento non mi convince più da tempo) che per questo un giorno all’anno si sfogano; bensì per la riproposizione di stili e forme poetiche incentrate sull’autore – e la sua vicenda personale, queste si logore e prive di connessione con la quotidianeità materiale del nostro contemporaneo.

Segnalo intanto una interessante riflessione, che riprenderò, sul tema su Poliscritture

Non escludo che altri arrivino, facendo lo stesso percorso, a conclusioni diametralmente opposte. Sarebbe bello discuterne. Ecco l’articolo, l’ho fatta fin troppo lunga, da scaricare  21marzo