ITEMPIEIVERSI

Categoria: politica

nell’attesa…

Biennale Venezia 2022 – Padiglione Belgio (foto mia)

E’ ormai un mese che rimastico continuamente queste riflessioni, un po’ per una fatica di scrivere che sempre più prende il sopravvento, un po’ perché la materia di cui vorrei parlare, ogni giorno si fa sempre più ripida, nel senso che la sensazione crescente è quella di una spirale nella quale ci si avvita fino all’insensatezza. E’ dunque un mese che ricordo quando da ragazzino iniziai a studiare la storia con un minimo di consapevolezza, in particolare le vicende della Ia e IIa guerra mondiale, c’era un aspetto di che mi interessava e inquietava particolarmente: la vita quotidiana delle persone nell’imminenza di un evento, in quel momento solo intuibile, che incuteva timore ma era ancora da vivere, ancora da diventare la storia che oggi conosciamo e studiamo. Mi piaceva immaginare che cosa pensavano, progettavano, facevano le persone, la “gente” di allora; se andavano e come, a teatro, al cinema quando c’era, nei bar, nelle banche…

Leggi il seguito di questo post »

Influencer

Memoriale della Shoà – Binario 21 Milano

Ora che l’attenzione è cessata, e nel mondo dei social questo mi pare avvenga veramente a stretto giro di posta, vorrei riflettere su una notizia che un paio di mesi fa invece fece molto discutere. Mi riferisco all’incontro avvenuto a Giugno tra la senatrice Liliana Segre e l’”influencer” Chiara Ferragni, nel quale la senatrice le passava il testimone della memoria della shoah e dei luoghi per ricordarla, in particolare il memoriale a Milano del Binario 21.

Il primo effetto che ha provocato in me leggere di questo incontro è stato quello di rendermi conto che io, al memoriale del luogo da cui partirono le deportazioni naziste verso i campi di concentramento, non c’ero mai stato. Dunque Liliana Segre aveva ragione.

Leggi il seguito di questo post »

…E’ marketing

Liu Bolin – dalla mostra VISIBLE INVISIBLE al MUDEC di Milano maggio 2019 (foto dell’opera mia)

 

E’ marketing del vuoto           quello che porta senso

alla vita il filo – una logica elementare

poi il con-testo l’ambiente           le case et post pensa

mind the economy nel macro-micro-cosmo si muore

e’ la disper-azione silente del

capitale

 

siamo arrivati con i trolley nella mano e il

dolore generale alla caviglia           spiccioli di

epidemie cancri           iatrogenia della rete

the despair è solo una questione di reddito

 

possiamo chiamare Robin-hood scrivere di thanatos

possiamo leggere il sole24ore il sedici agosto ventiventi

 

aspettare l’era dell’oppio     

disorganizzare le primavere

Senza titolo

 

Arti e mestieri – Campanile di Giotto – Firenze

Senza Titolo perché quando la situazione è inedita, mai vissuta, indefinibile, una specie di tempo sospeso in cerca di perimetro, è difficile dargli un titolo.

Premessa d’obbligo: non sono un medico, né un virologo e le mie conoscenze di epidemiologia sono quanto mai elementari. Pertanto non entro nel merito della giustezza e efficacia delle misure specifiche varate col passare dei giorni dal governo, che tutti noi stiamo sperimentando. Ne prendo atto e mi adeguo, dal primo all’ultimo provvedimento. Assumo un principio di realtà e ritengo razionale dare per scontato la gravità della situazione, per quanto il flusso comunicativo e di informazione sia magmatico e a volte confuso: che lo stress del sistema sanitario pubblico, che deve garantirci il diritto costituzionale alla salute prima di tutto, sia giunto al limite non dovrebbe essere oggetto di discussione. Leggi il seguito di questo post »

Un ricordo

Quando sono venuto a conoscenza della scomparsa di una cara amica, avvenuta qualche mese fa, ho sentito che nella vita ci sono momenti nei quali dobbiamo rassegnarci, contro ogni irrazionale abitudine che ci conduce a pensare il contrario,  che nessuna situazione o relazione o persona è un punto di riferimento immutabile e “scontato”. Nel rispetto della volontà dei suoi cari e soprattutto della sua, che se ne è andata nella massima riservatezza nonostante per anni a Varese e non solo, sia stata indiscutibilmente una persona pubblica e importante, la ricorderò senza citarla. Chi ha vissuto quella stagione politica non credo farà fatica a riconoscerla, tutti gli altri verranno a conoscenza di una bella storia e di un esempio di vita dal quale trarre forse qualche indicazione utile anche per questi tempi.

Leggi il seguito di questo post »

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: