ITEMPIEIVERSI

Tag: poesia

Droni

Basilica Santa Prassede a Roma – dettaglio pavimento – foto mia

Per una alternativa all’impero

ll progetto di una Terra armata, in cui il rapporto tra gli Stati sia di competizione e di sfida, dove si giochi una partita ad eliminazione tra i maggiori protagonisti, col grande Esercito dell’Occidente sul trono e la Russia e la Cina gettate fuori dalla scena, è il progetto di un mondo senza speranza.

droni arano l'aria per fare      microbriciole e parti
annusare le particelle molare selci da guerra

tagliare le guaine sguainare le ferite
meglio stare dalla parte del fumo del rinculo e degli sconti

dalla parte delle panche e della ghisa - sperare nel pancreas
che resista dividere diagnosi dalle fiale

il nero capitale cauterizzi la miseria
cicatrizzi le morali sfilando dalla parte del mare

mentre tutti noi sempre dalla parte
del sonno e dei saldi
delle percussioni dei parolieri - pensare e lisciare i capelli

disperdere l'ira gonfiare le indignazioni - frantumare le tassonomie
l'affetto per i soli cani da guardia basta come i rendimenti sui conti
le coincidenze alle stazioni la detrazione della ragione avanzi

Leggi il seguito di questo post »

delivery

Suona alla porta oggi il delivery e consegna a domicilio perché in tempo di guerra è bello scrivere poesie è quasi spontaneo è naturale siamo tutti concentrati a conservare la concentrazione quando la consegna è quella delle bombe – anche gli spinaci per braccio di ferro, se ci fosse sempre una guerra quando c’è, virgola, sarebbe bello per i poeti domani accarezzarsi lungo il pelo ma ora c’è il delivery, l’ho già detto, delle bombe quelle vere quelle della fine e dell’inizio perchè è il tempo che brucino ancora i bambini, quelli di Dresda come fiammiferi, motori bifuel ma ora facciamo il punto. facciamone due: ho provato anch’io, con l’io poetico, con il soggetto da tramortire a circoscriverne una e la pensavo mentre ero alle prese con tartaro da ablare gpl, meglio metano? da cercare – che non è una magia da orti urbani ma poi non sono riuscito, avevo le mani in pasta e sporche di flussi di coscienza che sono già passati 40 anni dalle mie obiezioni ai mondi, ai blocchi, ai muri, alla leva ai servizi militari punto e virgola; tutto questo ora non ha nessuna importanza allora basta una bella prosapoetica poesiainprosa prosainprosa – ma è poesia o non lo è – mentre si svegliano i neutroni, i nuclei, resurrezione delle fissioni virgola cadranno i canini e le gocce di collirio. punto senza a capo non aspettiamo qualcosa da fare, che fare? scuciamoci le schiene, sfiliamo le vertebre schieriamoci dalla parte giusta versus dei giusti governi tecnici – per le costituzioni antifasciste perchè il mondo è una arancia da spremere la gente è una arancia da spremere spazio mentre file di elefanti attraversano quello che si deve attraversare navigando nel silenzio degli incroci e non sarà sufficiente il sangue sui semafori e nessuna rima nessuna sinestesia definitiva della morte -sono sempre i bambini tagliati fuori ad aspettare diventare grandi schivare le macerie gli indici di borsa i capitali in fuga – con cani senza guinzaglio e cappotto – con quelli della Nato – con il resto degli imperi a fare aria

parentesi

Reykjavík Art Museum – la foto è mia

revisione del 30/05/2021

poi arriva il momento       forse è quello
che devi per fare      delle cose ora
ma loro se ne vanno via     perdiamo 
tempo - deragliano     
catene dalla bicicletta

apro parentesi      per tutte le ossa 
di quelli che passano - 
chiusa parentesi

rappresentanza dell'istante
trattino a capo - lavorare      amaro

il narcisismo della metapoesia 
punto e virgola segue il testo
 
si scivola sul palco - non capisco 
queste ennesime bombe      puoi fare un click 

link - se non si apre non serve     due punti
al presente - solo quello da 
comprare - domani - senza storia     

Star System

Erec et Enide – Codice francese del 1376 da https://gallica.bnf.fr/

Se un esponente pluri milionario dello Star System nazionale diventa, anche solo per un giorno – ma che giorno, il primo maggio la festa del lavoro – l’alfiere dei “valori” della sinistra politica e sindacale, tanto da ricevere “post” e commenti in alcuni casi entusiasti per le proprie dichiarazioni, allora credo che siamo in una situazione molto confusa. Prima di andare avanti sgombriamo subito il campo: non dissento dal merito delle affermazioni fatte; che il decreto di legge Zan debba essere approvato subito, senza se e senza ma, va da sé. Che poi queste dichiarazioni, fatte su un media generalista, siano state osteggiate con atteggiamenti censori da parte di chi lo gestisce non è alla fine rilevante. Non ne fa un eroe, al massimo una persona convinta delle proprie idee e consapevole delle conseguenze e degli effetti che avrebbero prodotto. Ne conosco a decine così. Non è questo il punto.

Leggi il seguito di questo post »

Avanguardie

Osservando quello che succede in questo periodo il mio pensiero è andato a quello che accadeva un secolo fa, più o meno negli stessi anni,  in Italia e in Europa in ambito culturale e artistico, nella letteratura, nella poesia, nella pittura… I primi decenni del secolo scorso furono quelli dell’affermazione delle cosiddette avanguardie, tra le quali la più importante è stata senz’altro quella dei futuristi – sorta in Italia -, che fondavano la loro forza da una parte sulla rottura radicale con qualsiasi forma di tradizione regolatrice dei codici espressivi (dalla sintassi alla figura, alle scale musicali…), dall’altra sulla acritica accettazione della contemporaneità che allora era caratterizzato dall’avvento della civiltà delle macchine – delle automobili in particolare – e dalla ossessione per la velocità, per l’idea di un progresso inarrestabile della tecnica fino all’esaltazione dell’individualismo come paradigma liberatorio dell’azione sociale.

Leggi il seguito di questo post »

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: