Giorni
di luca chiarei

scultura di Sigurjon Olafsson – Reykjavík – La foto è mia
È impossibile avvicinare la grande poesia se non si vuole almeno sapere di che vivono gli uomini e se non ci si propone di operare in conseguenza. Questo è esattamente il contrario di ogni attribuzione di poteri o trattamenti speciali alla letteratura e all’arte.
(Franco Fortini da “Insistenze”)
e’ la giornata che finisce nero muro sotto sale
tra lenzuola una gam-ba si e’ per-sa un’altra
si conta i passi
si applica azione digitale per star bene notizia piove e nessuno si bagna
le pietre si girano a guardare discutono i tram
il da farsi la domenica al finesettimana per
la gioia è in punta puntu- ra di ago agio
alito sciolto nel palato iniezione
da grandi fare i palombari cercare resti disumani
fare quelli che prendono del tempo fare la spesa bere
del tè in fondo al mare aspettare
Caro Luca, adesso ho capito come muovermi sul tuo ottimo blog.Come puoi immaginare son un ” fortiniano ” incallito, tanto che nel 1989 ansai a Siena ad una mostra dedicata al maestro di noi tutti.Pensa che avevo sedici anni e già leggevo i suoi pezzi pubblicati sul Corriere della sera, oltre a quelli su Il manifesto.Complimenti e un caro saluto Gian Marco
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Scusami per il ritardo nella mia risposta…mi fa piacere che tu ora riesca a muoverti bene nell’ambiente dei blog e se vuoi dare un contributo sarà senz’altro gradito. Ti ringrazio per l’attenzione.
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