
se mi volto e penso con gli occhi
quanto puoi stringere i tuoi
per scriverne che l’ombra
diventa luce nel fondo
dei the che beviamo
quasi per farci strenua compagnia
allora pesiamo quanta vigilia è una porta
che si apre quanta deriva
ci porta sotto costa dove
un sorriso non basta ed i pensieri
o quello che serve – li stendo interi ad asciugare
oggi non ho paura di fare
le scale con te né del libro che si chiude
per questo mi chino nel calco del tuo viso

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