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Tag: rumori di fondo

Suoni di fondo – la Radio Uabab

Radio “Irradio” proprietà di famiglia anni 50.

Chi segue questo blog sa che da tempo la mia ricerca è focalizzata su quello che chiamo i “rumori di fondo” che accompagnano la nostra quotidianeità. Rumori molto silenzosi, come il traffico di una città di cui non ci si accorge più della sua presenza, ma che allo stesso tempo fa si che ci si adatti all’inquinamento che produce e allargando l’esempio alla guerra poco fuori casa, allo sfruttamento del capitale, alle macro ingiustizie dell’economia ecc.

Allo stesso tempo oltre a guardarmi in giro e leggere, spesso ascolto musica senza esserne esperto e senza conoscerla, come fa la stragrande maggioranza delle persone ma, come per molte altre della mia generazione (gli anni 60), la musica è stata parte importante della mia formazione personale. Da sempre la ascolto, dal 45 giri al mp3 e quando è possibile dal vivo: per ragioni anagrafiche la mia iniziazione si è consumata con il cantautorato italiano, Guccini e De André su tutti, e poi il jazz di Charlie Parker, Monk, Zawinul e Trovesi e Fresu per stare in Italia; Il rock di Lou Reed, Velvet underground, Nico, i primi U2 e Bob Dylan, PFM, Banco, Area…la musica indipendente…

Con gli anni ho compreso che anche la musica come tutte le arti si distingue tra quella che si sente con la pancia e quella che si ascolta con le orecchie e con la mente e che, forse più di altri prodotti dell’industria culturale, ad orientarne i consumi sono le regole e le proposte del mercato. Per questo ho sempre cercato situazioni, canali, riviste, radio e trasmissioni che mi facessero incontrare proposte nuove e intelligenti.

Frequentando trasmissioni storiche come Battiti di Radio 3, siti come aplacetobe di Paola de Angelis, ho incontrato la radio Uabab, curata da Borguez. Radio Uabab è una web radio che settimanalmente propone l’ascolto di brani musicali attinti dai vari generi della contemporaneità, il cui filo rosso mi è apparso essere la ricerca e la tensione degli autori alla comunicazione e alla riflessione sulla realtà di un mondo sempre più dolente. Se esistono i rumori di fondo, ecco, questa Radio ne trasmette il suono e per questo ho voluto saperne di più…

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8^ Edizione Premio Nazionale Editoriale di Poesia – Arcipelago Itaca Edizioni

Paul Klee – il castello e il sole

Sapere che le proprie poesie sono apprezzate in contesti diversi da quelli amicali, da parte di persone che non conosco e non conoscono me, è sempre stato un elemento importante e motivatore. Per questo ogni tanto partecipo a qualche concorso di poesia, selezionando tra quelli che mi sembrano per composizione della giuria, organizzazione e articolazione delle sezioni più interessanti di altri (ce ne sono veramente tantissimi, forse uno al giorno a contarli tutti, e anche su questo ci sarebbe da riflettere). Ho deciso così di mandare una raccolta di poesie al premio nazionale di poesia promosso dalla casa editrice “Arcipelago Itaca” .

Sono così risultato tra i “finalisti” come risulta dagli esiti del lavoro della giuria:  vincitori_8a_ediz._premio.

Avrei avuto piacere di conoscerne le motivazioni ma questa possibilità è riservata dal regolamento del premio solo ai “vincitori”. Ne prendo atto ma mi spiace perché la recensione critica su un opera è importante. La raccolta che ho inviato è di fatto una sistemazione dei lavori già pubblicati in questo blog ai quali ho cercato di dare un filo conduttore denominandola “Rumori di fondo”. I “Rumori di fondo” alludono alla “materia” nella quale viviamo immersi senza esserne per la maggior parte del tempo consapevoli, come capita con l’acqua per i pesci secondo il famoso racconto zen; la chiamo materia e non suono perchè, sperimentata nello scorrere della quotidianità, plasma la nostra vita, ne fa un oggetto indecifrabile e alla fine incomprensibile, determina la nostra storia collettiva, orienta la politica nel gioco dei silenzi e non detti. Se invece questi rumori riusciamo a percepirli, a far si che si stacchino dal fondo, allora possiamo reagire e pensare che ci possono essere altre possibilità, altre storie, politicamente più giuste.

rumori di fondo

labirinto – cattedrale di Chartres da https://www.goticomania.it/cattedrali/cattedrale-notre-dame-di-chartres.html
E’ l’ora di un grande silenzio 
E’ l’ora che si dorma - sulle lastre
tra le offerte speciali	 	tra gli sconti
a decantare nelle vasche 	mentre 
il mare resta ancora da scavare
i gabbiani issano ponti levatoi
la spesa è da fare 	-	i commessi e le cose
non sanno le parole da spendere
quando la morte si fa strutturale
scolano preghiere dalle gronde – la litania di Bill Frisell

la ragione è scartata insieme alle comete 
al diritto di votare 	alle piattaforme 
vale la religione dei social 	i turiboli sul palco 
la boule dell’accidia - il dubbio di essere a ritroso

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