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Tag: poesia in prosa

Autoscatti autocritici…2

Piet Mondrian da: https://libreriamo.it

“il compito prioritario degli studi letterari è mettere in rapporto buccia e polpa, interno ed esterno, testo e “mondo” – Pier Vincenzo Mengaldo

Proseguo questo percorso con Elena Gramman, autrice acuta e tagliente che dal suo blog “dalla mia tazza di te” recensisce libri e commenta quello che avviene nella politica e nella cultura. Senza diplomazie e giri di parole con lei si arriva subito al punto, che che piaccia o meno. Anche lei l’ho “conosciuta” in rete per frequentazioni in comune e per una breve collaborazione con poliscritture. In particolare mi aveva colpito la recensione al libro di Ann Cotten “Sonetti del dizionario delle parole di origine straniera” (traduzione italiana dal tedesco), a questo link, autrice notevolissima che non conoscevo affatto.

A seguire lo scambio di email. Anche a lei ho inviato una selezione di testi che inserisco per comodità, in quanto sono tutti testi sparsi sul blog. Rinnovo l’invito a tutti coloro che volessero fare altrettanto o nei commenti o scrivendomi a luca.chiarei@alice.it. Saranno ben accolti e pubblicati senza censure…

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Autoscatti autocritici…1

Piet Mondrian da: https://libreriamo.it

“il compito prioritario degli studi letterari è mettere in rapporto buccia e polpa, interno ed esterno, testo e “mondo” – Pier Vincenzo Mengaldo

L’occasione casuale che mi ha dato l’idea di scrivere questa riflessione sono state quattro chiacchere scambiate tempo fa con una delle mie figlie la quale mi invitava a dedicarmi alla “promozione” delle mie poesie con un maggiore impegno social, raccogliere più like e follower così da avere in mano un biglietto da visita più accattivante per un editore al quale proporre i miei versi. Premesso che il riconoscimento editoriale non sempre coincide con il valore di una pubblicazione, visto anche il moltiplicarsi di quelle “fai da te” o “semi fai da te”, che sommergono gli scaffali delle librerie e che non aspiro a ciò, se a quello che scrivo non ne è riconosciuto un valore oggettivo, ho pensato ad un altro tipo di operazione.

Perché non chiedere ad altri un giudizio critico esplicito, qualunque fosse, sulle mie poesie? ma altri chi? amici? colleghi? conoscenti? Per essere credibili ho ovviamente scartato queste figure e mi sono rivolto, e mi rivolgerò ancora, a critici, intellettuali, poeti, addetti ai lavori da me conosciuti, non necessariamente in “presenza”, ma per letture delle loro opere, frequentazioni comuni di blog, dei quali ho stima per il loro lavoro.

Sono consapevole che l’operazione è presuntuosa ma nel momento in cui si rende pubblico un testo, che si muove – ne sono consapevole – nel sottobosco della letteratura “ufficiale”, forse può fruttare di più una riflessione critica condivisa, anche negativa, che 10 like e 10 sospiri di ammirazione sotto un post di qualsiasi social. Ed in ogni caso a me è servito a mettere meglio a fuoco il senso dei miei tentativi di scrittura.

Iniziamo con Luigi Paraboschi: critico letterario e autore di poesie, collabora e recensisce opere su innumerevoli blog e siti di letteratura che anch’io frequento (https://blog.versanteripido.it/author/luigi-paraboschi/; https://lapresenzadierato.com/; poliscritture ecc.). Il suo apprezzamento per alcuni testi pubblicati sul gruppo facebook, “la scialuppa di Pegaso”, mi ha dato il “coraggio” per chiedergli una valutazione più organica del mio lavoro. Lo ringrazio ancora di cuore per il tempo che mi ha dedicato e l’attenzione dimostrata che cercherò di ricambiare quanto prima e l’amicizia. Qui i testi inviati, a seguire lo scambio di opinioni tra noi.

Ovviamente tutti coloro che volessero fare altrettanto o nei commenti o scrivendomi a luca.chiarei@alice.it saranno ben accolti e pubblicati senza censure…

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