
Segnalo con piacere questa iniziativa non tanto per l’amicizia che ho con le promotrici ma perché, quando l’ho letta, ho in qualche modo sentito che veniva incontro ai miei attuali interessi culturali e politici. Credo che sia ampiamente verificabile che in una realtà nella quale anche l’arte e la cultura si consumano come qualsiasi altro prodotto industriale, al punto che parlare di industria culturale di massa – che come tutte le industrie è impegnata a appropriarsi delle proprie fette di mercato a suon di libri, film, poesie ecc. – è un concetto tutt’altro che sorpassato. Le risposte “alternative” mi pare che tendono a chiudersi nell’individualismo, nella risposta stereotipata basata sull’affermazione dell’io “ribelle”, oppure in quel surrealismo di massa di cui parlava Fortini negli anni 70 che queste tendenze, alla luce del presente, erano solo anticipate.
Molto più raramente si tentano strade, soprattutto in una dimensione artistica, tese a ricostruire un senso di collettività, un noi che vada oltre la somma aritmetica degli io individuali. L’idea semplice di una coperta come spazio all’interno del quale, con forme e tecniche diverse, più voci accettano di darsi un perimetro comune è interessante, a prescindere dal risultato. In ogni caso potrà servire a misurare convergenze e divisioni, a riflettere la realtà dispersa e la collocazione dell’artista “di massa” rispetto ad essa. Diamo la parola alle promotrici de “LeArtiPossibili” e alla loro proposta….
Dalla nostra esperienza di arte terapeute e conduttrici di laboratori artistico – espressivi è maturata l’idea che la pratica artistica sia uno strumento di auto-conoscenza e di espressione personale, ma anche nutrimento per tutti coloro che nei diversi ambiti professionali utilizzano lo strumento artistico quale mezzo relazionale. Grazie al sostegno di Associazione Arcobaleno ONLUS abbiamo dato così avvio al progetto LeArtiPossibili con l’aspirazione di favorire le condizioni affinché la pratica artistica venga sempre più promossa come risorsa sociale e personale. Leggi il seguito di questo post »
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