E’ stata una bella serata
di luca chiarei
è stata una bella serata
ciao ele ciao ricki dove siete?
dove potevamo scioglierci
nel caffè fare lo struscio sui tablet
coperti di pelo poi berlo amaro
prima del letargo seriale
la macchina aspetta al secondo piano
ciao gibi ciao ale dove andate?
le voci si mordono le caviglie
come siero intramuscolare
le stoviglie in mano ai camerieri
non pensano di essere li per caso
per voglia di passare alla storia
continua la serata
siamo quasi in porto pronti
quasi senza febbre
per farne di domande nelle gallerie i gomitoli
sono fibre ottiche
per fare passare le ombre
Stai cambiando registro?
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Direi che è un cambio di indirizzo di ricerca. Da una parte ammetto di essere molto attratto dalla riflessione sulla nuova antologia estetica, soprattutto per quanto riguarda la forma. Dall’altra ho cercato di dare corpo alla riflessione che avevo fatto nel post precedente sul disagio di scrivere in questo contesto di degrado politico: vorre rappresentare il “rumore di fondo” nel quale viviamo, come la radiazione del fondo cosmico che viene dal big bang ma che abbiamo scoperto solo nel 1965… Immagino che su quest’ultimo aspetto abbiamo posizioni diverse ma così è. Non so se il risultato è valido, a me in questo momento mi corrisponde. Grazie comunque dell’attenzione.
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