ancora …seguo piuttosto il filo
…seguo piuttosto il filo delle parole le tue
il ricalco dell’ago che ricuce
tra la pelle e mente gli scismi
sotterranei che scava l’acqua
…seguo le impronte del calore
sotto le lenzuola scanso
gli spigoli e le ombre
delle cornacchie che
ci chiedono come va
intanto quello che sento lo lascio
scorrere verso te
…poi riprendo a contare
dividere le volte quando mi sono perso
scorrendo il filo delle coincidenze
sono le strade che conosco bene
che mi chiedono una emozione in saldo
la liturgia dei like
non posso voltarmi avanti
l’aria è un lavoro precario